CARTELLA STAMPA

immagina

Doppia installazione urbana alla scoperta di Borgo San Lorenzo

Michelangelo a San Lorenzo

Il sogno incompiuto della facciata michelangiolesca, raccontato da Mauro Marrani, Elena Tempestini e Gabriel Blumenthal, con la prefazione di Massimo Ruffilli.

Da Nuti in San Lorenzo

Il dopoguerra fiorentino rivissuto attraverso le suggestive immagini dell'Archivio Storico Foto Locchi, con la curatela di Claudio Martini ed Erika Ghilardi.


Con il patrocinio di Città Metropolitana, Comune di Firenze Quartiere 1, dal 7 all'11 agosto, Piazza San Lorenzo ospiterà due frammenti preziosi di storia fiorentina, ispirati a due pubblicazioni fortemente volute dai gestori del Grande Nuti.

Un progetto che unisce storia, memoria e sperimentazione, invitando il pubblico a riscoprire il passato attraverso forme contemporanee e sostenibili di narrazione urbana.

L'installazione in chiave green realizzata da Beepag, è ispirata al motto mediceo Festina lente — "affrettati lentamente" — in risposta a un mondo che consuma tutto troppo in fretta; l'organizzazione ha scelto di realizzare sedute e appoggi in cartone riciclato, pensate per invitare i visitatori a rallentare il passo: piccoli spazi di sosta e riflessione, dove il tempo torna a misurarsi con lo sguardo.

Pensata per riportare alla luce due capitoli meno noti della millenaria storia fiorentina, l'installazione racconta il "sacro" attraverso la travagliata — e mai realizzata — vicenda della facciata michelangiolesca della Basilica di San Lorenzo, e il "profano" con la storia di un uomo che, nel secondo dopoguerra, diede vita alla Festa di San Lorenzo.

Michelangelo a San Lorenzo

Oggi, l'unica chiesa che può vantare una certa somiglianza con il progetto di Michelangelo si trova a 350 chilometri da Firenze, a L'Aquila: è la Basilica di San Bernardino.
Com'è potuto accadere?

A questa, e ad altre domande, cercano di rispondere Mauro Marrani, Elena Tempestini e Gabriel Blumenthal nel volume dedicato a una delle grandi incompiute della storia fiorentina: una facciata mai nata, di cui rimane solo un modello ligneo e il rimpianto per ciò che Michelangelo avrebbe potuto donare a Firenze.

Questo lavoro vuole anche rendere omaggio al quartiere che prende il nome dalla sua Basilica: San Lorenzo, che nel Rinascimento fu uno dei centri più influenti della città, ospitando la prima grande dimora medicea, e che nel tempo è diventato uno dei quartieri più vivaci e operosi di Firenze.

Da Nuti in San Lorenzo

Il secondo dopoguerra segna l'inizio della civiltà democratica, ma resta ancora oggi un tempo poco esplorato nel racconto culturale della città.
Eppure è lì che ritroviamo i frammenti di vita quotidiana capaci di restituirci il senso più profondo della comunità, in quelle "piccole, immense" storie, nascoste nelle pieghe del tempo.

Sono storie piccole ma immense, che conserviamo grazie all'inestimabile impegno dell'Archivio Storico Foto Locchi.
Protagonista del racconto è Gaetano Nuti, che diventa il nostro Virgilio in un mondo scomparso: un dopoguerra fatto di mani che ricostruiscono, di "cocci" da rimettere insieme, e soprattutto del desiderio profondo di tornare a essere comunità.

Le immagini proiettano lo spettatore in una Firenze lontana, fatta di giochi semplici, di lasagne e cocomero: una città a misura di fiorentini, di cui torniamo a rivivere, con gioia e tenerezza, atmosfere ed emozioni.

Il volume che correda la mostra è un vero tuffo nella spensieratezza degli anni del Boom economico, e nella voglia di rinascita di un quartiere e di un'intera città.
Cinquanta bellissime opere fotografiche tratte dall'Archivio Storico Foto Locchi, introdotte dalla Sindaca Sara Funaro e seguite dai contributi di autorevoli personalità, ci accompagnano in un viaggio tra le strade e le pietre di un meraviglioso Borgo Pop.

Claudio Martini ed Erika Ghilardi, ideatori e curatori del progetto editoriale, tessono insieme immagini e parole con sentiti contributi firmati da figure istituzionali, studiosi e amici, che più che un racconto ci hanno lasciato un'emozione:

Cristina Giachi, Consigliera Regionale, ci guida nel ricordo del voto alle donne.
L'Onorevole Dario Nardella rievoca la figura di Giorgio La Pira, il "sindaco santo".
Luciano Artusi racconta con affetto la personalità di Gaetano Nuti. Fabrizio Tomei ci offre un punto di vista alternativo sul mercato nero del dopoguerra.
Greta Martini ci introduce nella "fame di futuro" che attraversava quegli anni.
Andrea Vannucci, Consigliere Regionale, ci fa riscoprire i giochi dell'infanzia ancora impressi nella memoria dei più grandi.
Andrea Bruno Savelli, ci restituisce il volto di Narciso Parigi, tra affetto popolare e malinconia.
Giuliano Passignani racconta un altro grande amico del Nuti: Gino Bartali, Giusto fra le Nazioni.
Mirco Rufilli, presidente del Quartiere 1, celebra la forza delle feste cittadine, anima vitale di ogni comunità.
Con Sandro Fratini facciamo un salto negli anni della rivoluzione del jeans, simbolo di libertà e anticonformismo.

Erika Ghilardi ci fa scoprire la realtà dell'Archivio Foto Locchi, un immenso patrimonio di memoria collettiva
Gabriele Maselli, presidente dell'Associazione Esercizi Storici Fiorentini, ci accompagna alla scoperta delle Botteghe Storiche.

Il volume si chiude con "L'anima colorata" di Gaetano Nuti, vista attraverso i pennelli del Maestro Andrea Mancini: un omaggio pittorico che è insieme memoria, affetto e visione.

IDEAZIONE ED ORGANIZZAZIONE

LE PUBBLICAZIONI

LE IMMAGINI

L'utilizzo concesso è vincolato alla sola comunicazione e promozione della mostra "Immagina" e limitato al periodo 1 agosto 2025 - 15 settembre 2025.

I file dovranno essere cancellati al termine dell'utilizzo pattuito 

Il credit da citare è 

©Archivio Foto Locchi

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Ufficio Stampa - Camilla Mencarelli

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